La disciplina del big wave riding ha sempre suscitato un grande fascino su tutti, il pubblico di massa generalista in primis ma anche il surfista esperto che può capire, in parte, cosa sta succedendo in quel momento. Nello spazio di pochi lungi secondi si concretizza una preparazione durata nella migliore delle ipotesi mesi e mesi, nei casi delle imprese più straordinarie anche tanti lunghi anni. Studio, allenamento, sintonia con l’Oceano e la confidenza necessaria a dare del tu a mostri d’acqua di decine e decine di metri.

L’11 Giugno pomeriggio a Recco avremo la grande occasione di sentire di persona la storia di Hugo Vau, il primo eroe a sfidare l’onda più cattiva di Nazaré, il vero Nazaré. Il 17 gennaio del 2018 Hugo Vau ha domato un’onda che è stata valutata essere di 35 metri, la più alta su cui un essere umano abbia osato surfare.

Il giornalista genovese Fabio Pozzo ha dedicato un libro a questa straordinaria storia, il libro è disponibile su Amazon, IBS e su tutte le principali piattaforme online. Sabato 11 Giugno alle 18.30, sperando che si possa celebrare la giornata con qualche ondina, a Recco avrà luogo l’anteprima nazionale di “Big Mama – La madre di tutte le onde” di Hugo Vau e Fabio Pozzo. Di seguito il comunicato stampa rilasciato dall’autore del libro:

La locandina dell’evento

LA STORIA DI UNA DELLE PIÙ IMPRESSIONANTI IMPRESE SPORTIVE DEGLI ULTIMI ANNI È ANCHE LA STORIA DI UN UOMO, DI UNA PASSIONE, DI UNA VITA INTERA A NAZARÉ

Nazaré, un’onda di 35 metri e l’impresa eccezionale dell’uomo che per prima l’ha cavalcata.

Big Mama, un’onda ormai leggendaria, che ha attraversato l’Atlantico per andare a morire sulla spiaggia di Nazaré, una cittadina a un centinaio di chilometri a nord di Lisbona che è diventata da alcuni anni la capitale del tow-in surfing, la disciplina più estrema del surf, praticata da un ristretto club di atleti che sfidano i giganti del mare.

Prima di esplodere, quell’impressionante montagna d’acqua di 35 metri di altezza ha incontrato un uomo che la stava aspettando da sette anni: Hugo Vau. Il surfista portoghese ha cominciato a cavalcarla all’ora del tramonto del 17 gennaio 2018: «È stato come scendere da una montagna con lo snowboard e con una valanga alle spalle», dirà alla fine di un’esperienza senza eguali. Big Mama è poi diventata ancora più straordinaria quando a Vau è stato negato il record per l’onda più grande mai surfata: non c’erano immagini con sufficienti angolazioni, è stato detto, non era misurabile, il verdetto.

Foto di lucas tozzi

Così, la cronaca è diventata leggenda, e questo libro, nato da lunghe conversazioni ed esperienze condivise da Fabio Pozzo con Hugo Vau, la racconta. A partire dal primo istante in cui gli occhi di un bambino si sono posati sul mare fino a quel momento magico e irripetibile. Nel racconto di Vau e Pozzo si affollano personaggi, luoghi e situazioni, tutte legate a un unico sentimento: uno sconfinato amore per l’Oceano e per il suo mistero.

DAL LIBRO

L’Oceano aveva una morbidezza, una consistenza così delicata che mi sembrava d’essere parte di un incantesimo. Anche i colori erano diversi. Prima, mentre le andavo incontro, l’onda m’era apparsa come un’enorme massa argentea. Poi, quando avevo cominciato a surfarla, s’era fatta d’oro, così come il cielo. Quando, infine, mi c’ero trovato dentro, s’era tinta di un azzurro che era diventato sempre più scuro. E in quel momento mi ero sentito in Paradiso.

Foto di Daniel Espirito Santo

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